Le Zebre 2017/2018

Foto-di-squadra-EDIT
foto: http://www.zebrerugby.eu/ (ritoccata)

Anche se non sono ancora giunte comunicazioni ufficiali dalle nuove Zebre, mettendo insieme la lista dei confermati e i nomi dei giocatori provenienti dal campionato d’Eccellenza che sicuramente si aggiungeranno ai ducali, si può fare una prima analisi della rosa a disposizione di Michael Bradley.

  • Piloni sinistri:
    • Andrea Lovotti (’89)
    • Andrea De Marchi (’88)
    • Sami Panico (’93)
  • Tallonatori:
    • Andrea Manici (’90)
    • Tommaso D’Apice (’88)
    • Oliviero Fabiani (’90)
    • Luhandre Luus (’95)
  • Piloni destri:
    • Dario Chistolini (’88)
    • Roberto Tenga (’90)
    • Bartholomeus Le Roux (’94)
  • Seconde linee:
    • Gideon Koegelenberg (’94)
    • George Biagi (’85)
    • Valerio Bernabò (’84)
    • Leonard Krumov (’96)
  • Terze linee:
    • Jacopo Sarto (’90)
    • Maxime Mbandà (’93)
    • Derick Minnie (’86)
    • Johan Meyer (’93)
    • Andries Van Schalkwyk (’84)
    • Renato Giammarioli (’95)
  • Mediani di mischia:
    • Marcello Violi (’93)
    • Guglielmo Palazzani (’91)
    • Riccardo Raffaele (’96)
  • Mediani di apertura:
    • Carlo Canna (’92)
    • Serafin Bordoli (’95)
    • Maicol Azzolini (’95)
  • Centri:
    • Faialaga Afamasaga (’89)
    • Tommaso Boni (’93)
    • Matteo Pratichetti (’85)
    • Tommaso Castello (’91)
    • Giulio Bisegni (’92)
  • Ali:
    • Gabriele Di Giulio (’94)
    • Giovanbattista Venditti (’90)
    • Mattia Bellini (’94)
  • Estremi:
    • Matteo Minozzi (’96)

Per adesso sono 35 i giocatori identificabili con la squadra di Parma, anche se la partenza di Kurt Baker non è ancora sicura al 100%. In grassetto i nuovi arrivi dai club del campionato domestico.
Mancano sicuramente un pilone destro (o ambidestro) e probabilmente due estremi, ruoli rimasti scoperti dalla dipartita tardiva di Ceccarelli, Padovani e probabilmente Baker.
Come un anno fa seconda e terza linea si presentano decisamente scarne. Prepariamoci a vedere tallonatori giocare da flanker, e, speriamo, molti giovani in prestito dalle squadre di Eccellenza e dall’Accademia Ivan Francescato.
Una squadra che nel complesso si presenta più italiana dell’anno scorso (6 stranieri non convocabili con la nazionale), con una età media tra gli avanti vicina ai 26,5 anni, e 24,7 tra i trequarti (dove però Afamasaga, e Pratichetti alzano notevolmente l’età media). Non una squadra esperta, ma nemmeno giovanissima.
Cercando di non dire troppe banalità inizierò subito col “mettere pressione” sul nuovo staff tecnico: se le Zebre riusciranno o meno a competere con le altre squadre del Pro14, dipenderà in gran parte da Bradley, Orlandi e Troncon. Un ristretto nucleo di giocatori è sicuramente valido e navigato, ma è necessaria da parte di molti giovani una repentina crescita, nella quale lo staff deve aiutarli con direzioni e strutture di gioco ben chiare.

Piloni:
Se nel rugby moderno vengono giocate sempre meno mischie, è anche vero che una bella arata con punizione vinta risolve tanti problemi ad una squadra e mette sotto pressione l’altra. Ma anche se utilizzata come piattaforma per una giocata predefinita una mischia solida è imprescindibile per dare palle di qualità ai trequarti e tenere alta la fiducia della squadra. La forma fisica dei piloni sarà quindi importantissima.
De Marchi ha sempre avuto un andamento altalenante, e anche Chistolini ha fasi più o meno brillanti. Il giovane Le Roux, visto pochissimo la scorsa stagione, dovrà farsi trovare pronto perché basteranno poche defezioni per mettere in difficoltà il reparto. Il beneventano Roberto Tenga dovrà ritrovare la forma della stagione trascorsa a Rovigo, mentre Sami Panico avrà bisogno di stare attento alla disciplina, suo punto debole. In questa batteria di piloni, dopo la partenza di Ceccarelli, è Lovotti a rappresentare l’unica vera certezza, ma il potenziale del reparto è comunque alto. Questi giocatori, se in forma, possono fare bene sia in campo aperto che in mischia, dove però, anche per via delle nuove regole, non guadagneranno tante punizioni. In questo contesto sarà essenziale un acquisto di qualità per trovare le certezze che offriva il pilone trasferitosi ad Oyonnax.

Tallonatori:
Quattro giocatori simili: dinamici ma con problemi di precisione al lancio. Andrea Manici, dopo più di un anno di stop, dovrà riacquistare confidenza col gioco, mentre Luus, che a giugno è andato in tour con la nazionale ma non ha esordito, dovrebbe avere il tempo di crescere prima trovare minutaggio consistente. Saranno probabilmente Fabiani e D’Apice a giocare molto nella parte in iniziale della stagione, in palio una chiamata in nazionale per i test di novembre.

Le seconde linee:
I quattro atleti indicati nella lista potrebbero spesso essere affiancati da Van Schalkwyk, che in nazionale è stato spostato lì per dare dinamicità al reparto.
Valerio Bernabò la scorsa stagione ha giocato poco, anche per colpa di qualche infortunio, ma l’età inizia a farsi sentire, e “Cammellone” potrebbe avere un minutaggio limitato. È probabile che il suo impegno vada anche ad istruire i giovani nell’arte della rimessa laterale.
Capitan Biagi, quando gioca, fa sentire la sua presenza in campo, sia in termini di leadership che di solidità difensiva. Una sua stagione senza troppi infortuni sarà fondamentale per le Zebre.
Le migliori prestazioni del possente Koegelenberg le abbiamo viste sul finire della scorsa stagione, e il sudafricano potrebbe giocare tantissimo quest’anno. Ma con la ristrettezza della rosa anche il ventunenne Leonard Krumov dovrà da subito essere in grado di dare il suo contributo. Anche lui ha avuto un buon finale di stagione, comprese le uscite con la Nazionale Emergenti; è bene ricordare però che il salto dall’Eccellenza al Pro14 è notevole, ed un adattamento immediato ai nuovi ritmi è un evento raro.

Terze linee:
Un solo nuovo arrivo nel reparto delle terze linee: il ventiduenne Renato Giammarioli. Il ragazzo della provincia di Roma ha alle spalle già due Nations Cup con la Nazionale Emergenti, è agile e solido anche se non possiede un fisico enorme. Il suo secondo anno a Calvisano è stato però leggermente al di sotto delle aspettative: ha fatto molto bene, ma non meglio dell’anno precedente. È ben possibile che le esigenze e l’ambiente professionistico lo portino ad una accelerazione nel suo percorso di crescita, ma la sensazione è che Giammarioli sia già pronto a fare il suo compito nel contesto del Pro14, senza strafare.
I tre sudafricani Van Schalkwyk, Minnie e Meyer si alterneranno a numero otto, pur essendo tre giocatori un po’ diversi tra loro. Nella fattispecie Meyer è solitamente un openside flanker, ma il rugby cambia velocemente, e ormai è abbastanza consueto vedere un numero sette giocare in fondo alla mischia. A questi tre si aggiungono Maxime Mbandà, che all’età di ventiquattro anni è ormai entrato stabilmente nel giro azzurro, e Jacopo Sarto, che, invece, dopo il suo esordio in Nazionale, è stato fuori dal campo quasi tutta la scorsa stagione. A livello internazionale il flanker italo-congolese sembra ancora soffrire la fisicità dei migliori, ma è giusto aspettarsi da lui grandi prestazioni in campionato.
In fin dei conti l’unico problema di questo reparto è la ristrettezza del personale, e ci saranno sicuramente problemi nel corso della stagione. Aggiungere un altro elemento sarebbe davvero utile, ma non dovesse succedere sa società dovrà sopperire facendosi prestare qualche giovane di buone speranze, probabilmente da Calvisano.

Mediani di mischia:
Quest’anno nessuno straniero in questo reparto, ed è bene così, visto che dopo Brendan Leonard i numeri nove stranieri passati per Parma non hanno entusiasmato.
Per Marcello Violi questa sarà la stagione della verità: non è ancora tornato ai livelli di prima dell’infortunio, ma le Zebre e la nazionale hanno bisogno di lui al meglio delle sue potenzialità, anche perché Guglielmo Palazzani potrebbe ritrovarsi a dover coprire spesso a numero 15.
Riccardo Raffaele viene da un’ottima stagione col Calvisano, dove un infortunio gli ha fatto saltare la fase finale del campionato. La sua crescita è stata nettissima alla corte di Massimo Brunello e gli unici dubbi sono sulla sua fisicità e sul diverso stile di gioco che vorrà dare Bradley rispetto a quello utilizzato dall’allenatore di Calvisano.

Mediani di apertura:
Micol Azzolini, è il nuovo giovane nel fondamentale ruolo di playmaker per le Zebre, ma anche lui potrebbe essere impiegato ad estremo, soprattutto ad inizio stagione finché non ci saranno sostituti in quel ruolo. Il pesarese classe 1995 viene da un buon campionato con le Fiamme Oro, dove però si è diviso il ruolo con Filippo Buscema, senza diventare un titolare assoluto nel suo ruolo in Eccellenza.
Serafin Bordoli non ha giocato molto al suo primo anno in Pro12, e quando ha giocato ha sempre dato l’impressione di avere i numeri per far bene in attacco, ma ha anche fatto vedere chiari deficit in fase di placcaggio: la sua difesa intorno alle ruck nel a Glasgow ha lasciato buchi che hanno permesso agli scozzesi di trovare il bonus nel primo tempo. Il giovane italo-argentino dovrà quindi lavorare molto su questo aspetto del gioco per poter dare allo staff un’opzione in un ruolo che vede il solo Carlo Canna avere un po’ di esperienza. Il beneventano ha alternato negli ultimi due anni ottime prestazioni a momenti forse troppo estrosi, dove da solo cerca “la giocata” che fa la differenza, senza pensare abbastanza a far girare la squadra. Al suo meglio, Canna, può fare la differenza, ma pensando agli impegni in azzurro del numero 10 titolare sarà fondamentale l’apporto dei due giovani compagni di reparto che però, per adesso, non sembrano poter dare grandi garanzie.

Centri:
Tutto invariato qui rispetto all’anno scorso: ai centri troviamo l’unico oceanico del gruppo, Faialaga Afamasaga, che è stato fuori per quasi tutta la scorsa stagione, prima per un problema burocratico col visto e poi per infortunio. Quando è andato in campo però ha fatto vedere una qualità che fa la differenza, e una sua stagione senza acciacchi sarebbe una risorsa importantissima.
Tommaso Boni ha fatto vedere una crescita interessante nelle tre partite con la nazionale a giugno; Castello è un giocatore solido, ottimo in difesa dove è quasi una terza linea aggiunta; Matteo Pratichetti è il più esperto giocatore nella back line bianconera, manca un po’ di velocità ed estro, ma non manca di potenza.
Infine Giulio Bisegni in nazionale è stato messo da O’Shea a ricoprire il ruolo di ala destra e potremmo vederlo in questo ruolo anche alle Zebre, ma anche nel più consueto posizionamento a secondo centro il romano ha fatto vedere velocità e buona dedizione al placcaggio e, con Mattia Bellini che può eventualmente coprire anche lui questo spot, questo reparto sembra essere uno dei pochi sufficientemente coperti.

Ali ed Estremi:
Alle ali troviamo “Giamba” Venditti, uno dei giocatori più popolari delle Zebre e della Nazionale. Il romano ha ormai 27 anni ed è molto maturato, lavorando con pazienza ad alcune sue lacune. Non è probabilmente ai livelli di altre potenti ali del rugby internazionale, ma per le Zebre sarà fondamentale averlo in campo spesso ed in buona forma fisica.
Mattia Bellini e Gabriele Di Giulio sono giocatori con buon potenziale. Il primo ha già giocato in Nazionale maggiore, ma deve ritrovare la forma di allora e crescere per poter ambire ad indossarla nuovamente; il secondo invece ha passato tutta la sua prima stagione ai box per un infortunio.
Inutile fare un paragrafo a se stante per gli estremi quando l’unico giocatore specifico per quel ruolo, Matteo Minozzi, è un debuttante che, verosimilmente, dovrà prima accumulare un minimo di esperienza giocando all’ala. È anche vero però che il padovano viene da una stagione stellare dove ha contribuito in modo determinante alla vittoria dello scudetto da parte del Calvisano, dovesse adattarsi velocemente al livello professionistico potrebbe rappresentare un brutto imprevisto per gli avversari che non lo conoscono.
Il triangolo allargato rimane però infine scarno e a corto di esperienza, con Palazzani, Azzolini o addirittura Canna che potrebbero fare le veci in fondo al campo, a meno che… a meno che De Rossi riesca a velocemente trovare atleti pronti a fare le valigie e venire a Parma per giocare con la maglia numero 15.

Lasciando stare i problemi contrattuali di un gruppo di giocatori che da una società fallita passeranno ad una nuova proprio in questi giorni, le Zebre di quest’anno non si presentano certo meglio dell’anno scorso. Tanti giovani che devono adattarsi al livello, tanti che recuperano da lunghi periodi di infortunio e nel complesso poca profondità, soprattutto in seconda e terza linea (salvo sorprese di mercato). Un solido sistema di giocatori in prestito ogni settimana dalle squadre di Eccellenza potrebbe aggiustare le situazioni più difficili, nel caso per esempio di infortuni, ma l’impressione generale è di una rosa in cui solo pochi “titolari” possono mettere in campo solidità ed esperienza adeguata agli avversari mentre i giovani dovranno crescere in pochissimo tempo. Di centrale importanza sarà la tenuta fisica dei giocatori, sia intesa come fiato per difendere per ottanta minuti con tenacia, sia come resistenza agli infortuni. Individuare poi sostituti per Padovani e Baker dotati di velocità, solidità ed esperienza sarà difficile ma essenziale. Compilare una lista gara durante e dopo il Sei Nazioni significherà affrontare squadre estremamente meglio attrezzate, e qualche imbarcata sarà purtroppo difficile evitarla;  ma la necessità di esigere maturità e massimo impegno dai giovani potrebbe avviare un processo di crescita i cui frutti non arriveranno però prima del finale di stagione.
Con uno staff ed un amministratore delegato nuovi, questo sembra davvero l’ennesimo “anno zero” di una squadra che dovrebbe invece essere al quinto anno di un progetto tecnico condiviso. Ogni anno i tifosi (e penso anche i giocatori) sperano in un progetto solido e continuato, pluriennale, e anch’io faccio la mia parte, sperando che il prossimo anno si possa costruire su questa stagione 2017-2018.

15 commenti su “Le Zebre 2017/2018

  1. ginomonza ha detto:

    Bravo xnebiax👍

  2. ghedistoria ha detto:

    Presentazione completa.
    Due osservazioni in aggiunta, i ragazzi italiani confermati, Bellini ,Di Giulio, Sarto in testa, potrebbero avere, dopo un anno di infortunio quella crescita che ci si aspettava.
    Secondariamente, la partenza di Padovani apre un ‘autostrada a Minozzi e ….. se son rose potrebbero fiorite prima del tempo.

    • xnebiax ha detto:

      Su 1) sì, anzi, soprattutto su Sarto, Bellini ed un ritorno di Manici ci conto.
      2) Su “quel Diavolo di Minozzi” avrei potuto scrivere di più, in realtà se si adatta velocemente e non si fa male… potrebbe essere l’arma in più. Per gli avversari un imprevisto fastidioso. Speriamo.

  3. gsp ha detto:

    Finalmente una lista dei giocatori probabili delle zebre.

  4. Maxwell ha detto:

    Bravo bravo bravo…..e complimenti per questa inixiativa

  5. Airone valle Olona ha detto:

    Bravo capitano.
    Bella questa tua idea.

  6. a.d.g. ha detto:

    Unico e imponderabile fattore, gli infortuni. Auspichiamoci un’annata “normale”.

  7. Mez10 ha detto:

    ottima analisi xne..
    forza ragazzi!

  8. Galeone ha detto:

    Complimenti per l’iniziativa !! Bravo Xnebiax

  9. LiukMarc ha detto:

    Bravo xne, ora vogliamo anche la pagina di Treviso per par condicio 😉
    Per il resto speriamo solo che in termini di infortuni le italiane abbiano pagato l’anno scorso anche per questo in arrivo. Di fatto alle Zebre altri 3-4 giocatori però servono

    • xnebiax ha detto:

      Ho sentito dire che arriveranno 2 o 3 stranieri a Parma. Ma ho anche sentito dire che la rosa rimarrà a 38 giocatori (35 + i tabbabuchi per le suddette partenze). Quindi vedremo.
      Per Treviso c’è tempo, la lista è ufficiale. E in realtà c’è poco da dire: rosa completa in tutti i reparti.

  10. kinky ha detto:

    wow, complimenti.
    adesso mi piacerebbe, se riesci, sapere tutti gli U20 in uscita del ’97 e sopratutto del ’98 sapere dove saranno l’anno prossimo. Per esempio i primi che mi vengono in mente D’Onofrio e soprattutto Masselli sarebbero uno spreco che giochino serie A.

    • xnebiax ha detto:

      Sono i due giocatori che non so dove giocheranno. Tutti gli altri mi sembra si siano accasati. Spero anch’io non restino in serie A.

      • grenz ha detto:

        bella analisi
        complimenti.
        a parer mio mancano 2 piloni (dx e sin)
        almeno 1 seconda e 2 terze
        1 mm
        2 centri
        2 ali
        2 estremi

        solo per fare fantarugby
        fischetti
        buonfiglio
        manni
        cannone
        bianchi
        masselli
        lamaro
        trussardi
        zanon
        schiabel
        d’onofrio
        dal zilio
        cioffi

        fantarugby lo so eh

        peró con un po’di collaborazione magari qualcuno di questi potrebbe starci

        io non credo sia criminale passare direttamente da u 20 a pro 14,se un ragazzo ha le qualità.
        a tornare indietro fará sempre in tempo e credo sia meglio rendersi conto di non essere a livello dei professionisti a 22 anni che a 27 dopo aver vegetato in eccellenza 5/6 anni per non bruciarsi…

        peró dominguez sostiene il contrario.
        e dominguez é dominguez e io nun so ‘n c..zo

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